Storia dell’Aikido
L’aikidō 合氣道, in caratteri kyūjitai) è un’arte marziale giapponese praticata sia a mani nude sia con le armi bianche tradizionali del Budō giapponese di cui principalmente: “ken” (spada), “jō” (bastone) e “tantō” (il pugnale).
I suoi praticanti sono chiamati aikidoka (合気道家).
La disciplina dell’aikido fu sviluppata da Morihei Ueshiba (植芝盛平), anche chiamato dagli aikidōka Ōsensei (翁先生 “Grande maestro”), a cominciare dagli anni trenta del ‘900 partendo dagli insegnamenti di scuole (“Ryu”) precedenti.
L’Aikido deriva principalmente dall’arte marziale del Daitō-Ryū Aikijūjutsu, dalla quale però iniziò a prendere le distanze, sviluppandosi come disciplina autonoma, a cominciare dalla fine degli anni Venti. Questo è anche dovuto al coinvolgimento di Ueshiba con la religione Ōmoto-kyō. Documenti dei primi allievi di Ueshiba riportano il nome aiki-jūjutsu